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L'edilizia civile e religiosa

L'edilizia civile e religiosa


Un aspetto fondamentale, per la difesa dell'abitato, consisteva nel garantire la disponibilità di acqua potabile in caso di assedio. Non essendo sorgenti dentro il perimetro della città nelle immediate vicinanze, la provvista doveva avvenire mediante la raccolta dell'acqua piovana da conservare in appositi serbatoi.
Nell'acropoli erano ubicati oltre agli edifici destinati alle scorte di acqua e cibo, la residenza del signore e dei suoi familiari, la basilica dove si curava l'amministrazione cittadina la postazione dei soldati di guardia e la cappella che serviva anche come dimora del parroco. L'ingresso della città sottostante avveniva attraverso una piazzetta da cui partiva la via che attraversava longitudinalmente il terrazzo. La cappella, costruita al limite sud-est dell'acropoli, è formata da due ambienti comunicanti, il naos e il bema.
Le esigenze difensive determinarono la concentrazione degli edifici del potere (residenza signorile), di quello di più alto valore simbolico (cappella) e di quelli di importanza strategica (magazzini, cisterna), nell'acropoli, ultimo baluardo della città.
Come in tutti i centri rurali alto medievali, la piazza antistante la chiesa e le vie contigue ospitavano diverse attività comunitarie. In coincidenza con le riunioni di carattere religioso, le domeniche e i giorni festivi, in questi spazi si svolgevano i mercati, si tenevano le assemblee e e si amministrava la giustizia. Le fiere, invece, si svolgevano al di fuori dell'abitato.